La passata di pomodoro Pomì L+, è stata oggetto di uno studio
per definire la Carbon
Footprint dell’intero ciclo di vita del prodotto (ai
sensi della norma ISO 14067:2013). Il progetto, co-finanziato dal Ministero
dell’Ambiente e
della Tutela del Territorio e del Mare, aveva l’obiettivo
di
calcolare il quantitativo di CO2 emesso per la
produzione di Pomì L+ analizzando tutte le fasi,
dalla
produzione del seme di pomodoro fino alllo smaltimento dell’imballo. Le
possibilità di
ridurre le emissioni di CO2 sono state analizzate su
l’intero
ciclo di vita, individuando alcune opportunità di
miglioramento su cui il Pomì
sta investendo concrete
risorse mentre le emissioni non ulteriormente
riducibili sono
state neutralizzate attraverso l’acquisto di crediti per
finanziare progetti di riduzione dei gas ad effetto serra.
Pomì, oltre a perseguire
la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, partecipa al mercato
volontario per la compensazione della CO2 emessa, sostenendo un importante progetto
di efficienza energetica per le comunità rurali del Siaya County: Cookstove for Kenya.
Con L+, Pomì
contribuisce al piano d’intervento presso le abitazioni della popolazione
rurale per la creazione e l’installazione di stufe per la cottura di cibi che
sostituisca quello tradizionale che utilizza fuochi a cielo aperto alimentati
da biomassa vergine o da charcoal che produce fumi tossici creando seri problemi
di salute negli abitanti delle zone rurali del Kenya. Le stufe del progetto
Cookstove consentono di ridurre del 48% la biomassa utilizzata per la cottura
dei cibi, diminuendo così le emissioni di CO2 nell’atmosfera con un miglioramento
della qualità dell’aria e una riduzione delle malattie annesse.
Tutti i
benefici socio-economici del progetto sono certificati con patentino Gold
Standard.
Nessun commento:
Posta un commento