lunedì 25 gennaio 2016

L’etica e l’ecologia secondo il progetto “re Box”


re Box è un progetto etico ed ecologico nato da un’idea dei quattro soci Marco Lei, Daniela Demasi, Alessandro e Vito Viesti, che hanno dato vita alla startup Malvida, che commercializza scatole per l’asporto del cibo avanzato nei ristoranti o per il take away. Per ora re Box è diventato “re Food”, contenitore riciclabile che consente di portare a casa il cibo avanzato durante una cena al ristorante per conservarlo in frigo e riscardarlo direttamente nel microonde. Presto arriverà anche “re Wine”, per non lasciare al ristorante la bottiglia di vino aperta e non consumata. Ma re Food è anche un’opera d’arte. Il progetto vuole infatti parlare di cibo anche attraverso il coinvolgimento di creativi e artisti emergenti e così il cambierà aspetto di volta in volta, diventando una bag con soggetti diversi e collezionabili. La prima edizione è firmata da Andrea Aste, giovane artista torinese che ha saputo interpretare in modo ironico e leggero l’utilizzo di re Food. E infine utilizzando lo speciale contenitore si può fare del bene. Per ogni contenitore re Food acquistato dai ristoratori, re Box devolve una parte del ricavato ad Azione contro la Fame, associazione internazionale impegnata in 47 Paesi contro fame e malnutrizione infantile. Con 90 scatole re Box offrirà 3 giorni di terapia salvavita con latte terapeutico e medicinali a un bambino, con 150 un mese di cibo terapeutico pronto all’uso per un bambino malnutrito, con 190 vaccini contro rosolia e morbillo, antibiotici, antiemetici e vitamine per 13 bambini.


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