lunedì 16 febbraio 2015

Lush e Lipu invitano a firmare la petizione per salvare i rapaci

Capovaccaio (foto di Andrea Ferracin) 

Lush, brand etico di cosmetici freschi e fatti a mano, sostiene Lipu-BirdLife Italia, associazione per la conservazione della natura e degli uccelli selvatici, ospitando nei propri negozi la campagna di sensibilizzazione “Chi salverà il brutto anatroccolo?”, partita il 16 febbraio e che terminerà tra una settimana. L’iniziativa si propone di proteggere le tre specie di avvoltoi presenti in Italia - capovaccaio, grifone e gipeto -,  oggi a rischio estinzione per l’introduzione a uso veterinario del farmaco Diclofenac, antinfiammatorio utilizzato sugli esseri umani di cui la Commissione Europea ha autorizzato la commercializzazione per uso veterinario in Italia e in Spagna. In India l’utilizzo a scopi veterinari del farmaco ha portato alla morte del 99% della popolazione di due specie di avvoltoi; per ovviare a questo drammatica situazione il Governo indiano ha messo al bando la sostanza salvando queste specie dall’estinzione. 
Grifone (foto di Luigi Sebastiani)
Gipeto (foto di M. Mendi)
Gli avvoltoi si nutrono di carcasse di animali; se questi vengono trattati con il Diclofenac anche l’avvoltoio finisce con l’ingerire per via indiretta il farmaco che gli provoca un blocco renale e la conseguente morte tra grandi sofferenze. Questo problema non riguarda però solo gli avvoltoi, ma interessa anche molti altri grandi rapaci italiani come l’aquila delle steppe, l’aquila imperiale, il nibbio bruno e il nibbio reale.




E’ possibile firmare la petizione collegandosi al sito lipu.it oppure il 21 febbraio nei negozi Lush di Roma (via del Corso 21) e Milano (via Torino 42), dove staff e volontari Lipu saranno anche a disposizione per dare informazioni e rispondere a domande sulla campagna. Nel negozio di Milano sarà anche possibile dalle 15,30 alle 17,30 prendere parte a uno speciale photocall per “salvare il brutto anatroccolo” e invitare a fare lo stesso condividendo l’hashtag #salviamogliavvoltoi.

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